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Curiosità sull’Isola dei Pescatori ed il pesce del Lago Maggiore
In quest’articolo, vi racconterò alcune curiosità da apprendere prima di salpare con il nostro servizio di navigazione sul lago Maggiore per l’escursione all’Isola dei Pescatori.
Di quest’isoletta, alcune peculiarità mi hanno sempre incuriosito: per esempio, il fatto che sia sempre abitata tutto l’anno da almeno una cinquantina di persone che, in innumerevoli occasioni, possiamo immaginare, hanno la necessità di doversi servire di una barca per recarsi sulla costa. A suo modo, un’elogio alla vita più “slow” lontano dalle nostre frenesie di moderni cittadini.
Il fatto che, sull’isola, sia presente una considerevole chiesa, dedicata a S.Vittore, che ha sempre svolto la funzione di catalizzatore della comunità locale e per questo motivo, doveva essere abbastanza capiente, poiché, in realtà, proprio per questo motivo, assumeva anche un’importanza maggiore, per i locali della propria casa.
Inoltre, l’unicum costituito da un piccolissimo cimitero retrostante la chiesa, dove, come segno di riconoscimento dell’attività prevalente della popolazione locale, ancora oggi si notano delle piccole barchette da pescatore o dei pesciolini posti sulle lapidi della maggior parte delle tombe presenti in sito.
Se si parla però di quest’isola, non bisogna dimenticare che essa oggi viene visitata dai turisti prevalentemente per assaggiare nei numerosi ristorantini panoramici le prelibatezze che offre il nostro lago.
Che cosa assaggiare? Il nostro è un lago profondo pelagico mediamente freddo ed assai ossigenato. Queste caratteristiche gli permettono di poter ospitare numerose specie ittiche. In esso sono presenti, in base alle aree lacustri che frequentano maggiormente, le c.d. specie litorali come carpa, tinca e soprattutto luccio e persico; quelle pelagiche in acque aperte come le alborelle, le trote e gli agoni.
Gli agoni sono parenti stretti delle sardine e provengono in realtà dal mare; dal momento che sono attratti dalle luci, i pescatori in passato li attiravano a riva con dei falò. Le alborelle sono piccolissimi pesci che si trovano in banchi, oggi molto meno frequenti nel Lago Maggiore da quando le sue acque sono molto più pulite per mancanza del loro nutrimento.
Il luccio è un grande predatore e presenta solitamente una livrea a macchie diagonali. Può arrivare fino ad un metro e mezzo di lunghezza e pesare fino a 15 kg. Il luccioperca invece, è stato introdotto dal Lago di Comabbio in provincia di Varese, cresce più velocemente del luccio e crea meno problemi del primo alle altre specie.
Il pesce persico ha una lunghezza media di 35 cm e può pesare fino a 3kg. Prelibatissimi nei ristoranti dell’isola i suoi filettini fritti.
Una curiosità anche sulla trota, in particolare quella salmonata: spesso in realtà si tratta di una trota iridea ed il colore è generato artificialmente da mangimi che si accumulano nei muscoli. La trota naturalmente salmonata assume questa tonalità perché si ciba di plancton. Il lavarello o coregone fu introdotto per la prima volta nel nostro lago dalla seconda metà dell’ottocento dai laghi d’oltralpe svizzeri e si cominciò a pescarlo con continuità dalla fine di quel secolo. Si riproducono solitamente nel periodo natalizio a riva ed in acque poco profonde.
Di Luca Sconfienza