Una visita è d’obbligo ad uno dei luoghi più romantici, caratteristici e pittoreschi di tutto il Lago Maggiore. L’Isola dei Pescatori od Isola Superiore è da sempre il villaggio dei pescatori più conosciuto sul lago ed ancora oggi, è abitato da una cinquantina di persone che, stabilmente, vivono nelle rustiche ed antiche case che si sfiorano con i tetti e sono collegate da stradine molto strette. L’isola oggi, è punteggiata da locali e ristorantini con splendide terrazze vista lago ed è un piacere per ogni turista gironzolare per negozietti od assaggiare i pesci tipici d’acqua dolce come il persico, il lavarello, le trote, il coregone ed il luccio. Oggi purtroppo, rimangono pochi pescatori professionisti su tutto il lago Maggiore a causa soprattutto della durezza del mestiere che non invoglia i figli a continuare il mestiere dei padri e delle numerose tassazioni che colpiscono l’attività tali da non renderla più proficua come un tempo (pensate che, addirittura e questa è una vera e propria curiosità, anche i Borromeo percepiscono una tassa sulla pesca poiché proprietari di parte delle acque del lago per un diritto che gli fu concesso dagli spagnoli quando occuparono la zona nel corso del cinquecento e tuttora in vigore!).

Anche gli amanti della cultura, possono soddisfare la loro passione con una visita alla chiesetta dedicata a S.Vittore. Si tratta di un piccolo ma affascinante tempio costruito circa mille anni fa in epoca stlistica romanico-lombarda, completamente in pietra e, successivamente, rimaneggiato e ricostruito quasi interamente durante il seicento e settecento (è ancora visibile esternamente un abside restaurato originale). All’interno, troviamo pregevoli affeschi del primo cinquecento da poco riscoperti, una cappella in ricco stile barocco dedicata alla Vergine; un’altra alla figura di San Carlo Borromeo ed un’altare maggiore caratterizzato dalla presenza di quattro busti reliquiari in argento massiccio raffiguranti quattro personaggi religiosi importanti per la nostra area come, appunto, San Carlo nativo di Arona e grande arcivescovo di Milano e personaggio chiave della Controriforma cattolica nel secondo cinquecento, Sant’Ambrogio primo vescovo di Milano (in omaggio al dominio secolare su queste terre del Ducato milanese), San Gaudenzio primo vescovo di Novara (sotto la cui diocesi si trovano ancora oggi le parrocchie locali) ed, infine, San Francesco di Sales (il c.d. santo di casa Savoia che fu vescovo di Ginevra ed Annecy).

 

Testo di Luca Sconfienza - guida autorizzata per il VCO